Orthotecnica Dott. Amato - Centro Ortopedico convenzionato ASP e INAIL
01. Busti ortopedici e corsetti su misura per scoliosi

collaboriamo con i migliori professionisti

Progettiamo e realizziamo in collaborazione con medici, ortopedici e fisiatri busti ortopedici e corsetti su misura per scoliosi mediante scansione 3d e lavorazione con robot digitale a 5 assi. Qualità ed esperienza contraddistinguono ogni modello.

Verso la fine degli anni 70 il prof. Agostini e i suoi collaboratori, tra i quali il prof. Ferraro, misero a punto e ci chiesero la costruzione di un corsetto corto che ad una buona azione correttiva unisse i pregi di una facile sopportabilità e di una ampia possibilità di auto-correzione attiva, elemento quest’ultimo di grande importanza per il conseguimento di soddisfacenti e stabili correzioni.

Il corsetto, dapprima denominato corto e poi in onore del professore chiamato con il suo nome, è stato ideato per il trattamento di curve lombari o dorso lombari.
Il corsetto è costituito da una presa di bacino in cuoio rinforzata da due semi-anelli in acciaio modellati al di sopra delle creste iliache e fissati anteriormente a una cerniera.

Due montanti laterali in acciaio, regolabili in altezza e terminanti con ascellari vengono fissati ai due semi anelli pelvici e congiunti posteriormente da due emiarchi collegati tra di loro da un gancio di chiusura.

02. Alta qualità e massima funzionalità

Curiamo ogni dettaglio in base ad esigenze specifiche.

I montanti vengono sagomati dal lato della concavità della curva in modo da consentire ampio spazio ai movimenti di traslazione e scostamento dal pressore.
I pressori semirigidi, costruiti in cuoio rinforzato, sono muniti all’interno di marker metallico per evidenziarne l’esatto posizionamento nei controlli radiografici.

Inoltre per dare maggior aderenza e continuità di spinta anche in fase respiratoria o di movimento, sono costruiti con un inserto elastico collegato alla cinghia di attacco e regolazione posteriore.

L’ancoraggio anteriore del pressore è costituito da un archetto metallico realizzato allo scopo di ottenere un adeguato punto di attacco antero laterale e conseguentemente una spinta dinamica grazie alla sua azione a balestra.
Spesso è necessaria l’applicazione di una controspinta fissa solidale all’emiarco posteriore ampiamente imbottita.

03. Corsetto Chêneau

Busto Ortopedico per il trattamento della scoliosi.

Il corsetto Sforzesco, costruito su misure rilevate mediante scansione laser e successiva modellazione CAD-CAM, si propone di evitare il peggioramento e/o ridurre la curva scoliotica modellando la silhouette attraverso una struttura rigida e simmetrica.

Il dispositivo è realizzato secondo principi di azione tridimensionale analoghi al corsetto gessato EDF (élongation, derotation, flection) sviluppato da Stagnara per il trattamento delle scoliosi del quale rappresenta la “rivisitazione” in chiave moderna e più tollerabile per il paziente.

Il corsetto è costituito da due emivalve laterali in PETG che avvolgono il tronco raccordandosi, sull’asse mediale posteriore, ad un’ asta metallica longitudinale cui sono incernierate, così da permettere al paziente di aprirle e di indossare il corsetto. Anteriormente le due valve si accostano sulla linea mediana e presentano un’apertura a livello del seno.

All’interno della struttura simmetrica del busto sono presenti delle pad di spinta, opportunamente modellate, che agiscono in corrispondenza delle pendenze maggiori delle curve scoliotiche.

Le chiusure sono realizzate con cinturini che devono essere serrati in posizione supina per assicurare un corretto posizionamento del dispositivo, favorire l’elongazione della colonna, ed esercitare un’adeguata azione di deflessione e derotazione.

N.B. Oggi la tecnologia ci aiuta molto e L’orthotecnica del dott Luciano Amato preleva le misure con scansione laser e usa il sistema cad cam per la costruzione dei corsetti.

04. Corsetto Maguelone

Busto Ortopedico per il trattamento della scoliosi.

La scelta del corsetto è strettamente correlata alle caratteristiche della scoliosi. In termini generali è però possibile suddividere le ortesi dedicate ai problemi sagittali della colonna vertebrale in due macrocategorie: i corsetti LSO che raggiungono ma non comprendono le scapole e corsetti TLSO che includono anche il torace e arrivano a livello delle ascelle.

Nel caso di ipercifosi classica (si usa il corsetto Maguelone), cioè di un’accentuazione della curva cifotica, il Maguelone, un corsetto in polietilene e acciaio è molto utilizzato: si caratterizza per le due spinte in acciaio costituite da forcelle acromiali posizionate tra l’omero e la clavicola, da entrambi i lati.
Posteriormente è presente una placca a livello dorsale, abbastanza ampia per evitare una pressione troppo localizzata, che deve essere posizionata all’apice della cifosi, e una placca analoga posizionata a livello del sacro.

Le due placche sono raccordate da 2-3 aste in acciaio o alluminio mentre la parte anteriore e la parte posteriore sono raccordate da fibbie di plastica con regolazioni da ambo i lati per allargare o stringere il corsetto.
Il concetto della correzione è quello classico dei tre punti, con una spinta anteriore a livello acromiale, una sul dorso all’apice della cifosi e una sulla pancia mentre posteriormente a livello dell’apice del dorso, del pancino e del sacro.

N.B. Oggi la tecnologia ci aiuta molto e L’orthotecnica del dott Luciano Amato preleva le misure con scansione laser e usa il sistema cad cam per la costruzione dei corsetti.

05. Corsetto Lapadula

Busto Ortopedico per il trattamento della scoliosi.

Il corsetto Lapadula si è dimostrato un corsetto efficace per tutti quei problemi della parte bassa della colonna vertebrale come cifosi giunzionali o ipercifosi giunzionali, grazie alla sua modulabilità in relazione alle esigenze.

È un corsetto univalva in polietilene che può montare, esattamente come il Maguelone, delle forcelle acromiali. L’utilizzo di queste ultime dipende dal quadro clinico del paziente. Se quest’ultimo è affetto da un’ipercifosi lunga, quindi l’apice della cifosi non è localizzata a livello toracico bensì nel passaggio dorso-lombare, il Lapadula è sicuramente il corsetto di elezione.
Generalmente si tiene alto fino alle scapole, le quali vengono incluse. Si posizionano quindi le forcelle acromiale e si modella il passaggio dorso-lombare. Il corsetto è più o meno spanciato in relazione alla lordosi residua del paziente; arriva all’attaccatura dei pettorali o delle mammelle, al fine di un contenimento anche anteriore. Il petto sarà aperto, la parte posteriore potrà poi essere rinforzata, in caso di necessità, con barre in duralluminio.

Il corsetto Lapadula viene usato anche per: cifosi lombare, cifosi alte, spondilolistesi, cifosi giunzionale, e per lordosi.

In caso di scoliosi lombare si modella in senso correttivo il piano frontale, segnando maggiormente il fianco dove si localizza la convessità della curva scoliotica e posizionando un pad di spinta in plastazote. In caso di spondilolistesi, il bacino è modellato in retroversione, si posiziona poi una spinta sacrale e una spinta sovrapubica o sotto-ombelicale.

N.B. Oggi la tecnologia ci aiuta molto e L’orthotecnica del dott Luciano Amato preleva le misure con scansione laser e usa il sistema cad cam per la costruzione dei corsetti.